Conca Film Festival 2024

Dal 18 al 21 dicembre 2024 torna la seconda edizione del CONCA FILM FESTIVAL, rassegna cinematografica sui temi dell’inclusione sociale e della sostenibilità ambientale.

Il festival, che nasce nel 2022, è un progetto unico nel suo genere che fonde cinema e patrimonio culturale, conservazione e nuovi linguaggi. La “mission” della rassegna è ambiziosa: veicolare messaggi d’attualità promuovendo la cultura come protagonista di un futuro sostenibile e di inclusione sociale, attraverso gli strumenti del cinema e delle arti visive collegate, senza perdere di vista lo spettacolo e l’intrattenimento.

Ospitata negli spazi del plesso scolastico di Conca della Campania e della Biblioteca Comunale, la kermesse propone un’offerta culturale variegata, tra proiezioni, mostre, eventi e dibattiti intorno ai temi dell’inclusione sociale e della sostenibilità ambientale.

Il festival è completamente gratuito e si sviluppa in due sezioni:

  • proiezioni mattutine riservate alle scuole, con una selezione di opere adatte alle scuole primarie e secondarie e che mirano a stimolare il dibattito anche in classe;
  • proiezioni serali, dedicate invece al pubblico generale.

Dalle due sale cinematografiche attrezzate giungeranno punti di vista unici, racconti provocatori e narrazioni immaginifiche, attraverso una selezione di titoli nazionali e internazionali, di film di finzione, animazione e documentari.

Tutte le opere selezionate attengono ai temi portanti del festival e li affrontano con un passo originale, ponendo interrogativi sfidanti e utilizzando un linguaggio cinematografico moderno e coinvolgente. Questi i principi cardine che hanno portato alla selezione di titoli proposti, che mirano ad alimentare il dibattito tra gli spettatori, soprattutto i più giovani.

Un occhio di riguardo è stato riservato ai titoli dell’animazione italiana, che sta vivendo un momento di grande fermento e che forse più di ogni altro genere porta sullo schermo quel carico di fantasia e originalità con cui il festival vuole animare il borgo di Conca della Campania.

Le proiezioni saranno arricchite da incontri con gli autori e i protagonisti delle opere del festival, che, confrontandosi con il pubblico e con gli studenti, potranno approfondire ulteriormente il loro legame con i temi della kermesse.

Per la prima volta dopo anni, il pubblico del festival potrà tornare negli ambienti dell’ex casa comunale, riqualificata per l’occasione, trovando all’interno delle sue sale un percorso culturale variegato: il Conca Film Festival ospiterà mostre di fumetti e illustrazioni collegate ai film in rassegna, esposizioni di prodotti e iniziative del territorio, e installazioni di videoarte.

Durante il festival verrà consegnato il premio Rivo d’Oro al Miglior Film ospitato dalla rassegna.

Sarà infine lanciata la seconda edizione del concorso di cortometraggi del Conca Film Festival, rivolto a giovani filmmaker di tutto il mondo, che per la prima volta avrà una sezione dedicata al corto di animazione e culminerà in un evento di proiezioni e incontri la prossima estate.


* È possibile che il programma e gli orari cambino senza preavviso

LA FAMIGLIA BÉLIER

Regia: Éric Lartigau
Anno di produzione: 2014
Durata: 101’
Tipologia: Commedia

Mercoledì 18 dicembre, ore 16:30 – SALA 1

“La famiglia Bélier” è un film francese del 2014 diretto da Éric Lartigau. La storia ruota attorno alla famiglia Bélier, composta da quattro membri, di cui tre sono sordi. Paula, la figlia adolescente, è l’unica udente della famiglia ed è l’interprete dei suoi genitori sordi, Gigi e Rodolphe, nella loro vita quotidiana. Tutto cambia quando Paula scopre di avere un talento musicale eccezionale e una bellissima voce. La sua insegnante di musica la incoraggia a partecipare a un concorso canoro importante, il quale potrebbe aprire le porte a una carriera musicale promettente. Tuttavia, Paula è divisa tra il suo amore per la musica e il senso di responsabilità verso la sua famiglia, di cui è l’anello di congiunzione con il mondo esterno. La trama si sviluppa attraverso i conflitti interiori di Paula, le sue aspirazioni personali e il desiderio di essere libera di inseguire i suoi sogni. Nel frattempo, i genitori di Paula affrontano le sfide della loro sordità e cercano di sostenere la figlia nel suo percorso.

“La famiglia Bélier” è una commedia drammatica che esplora temi di famiglia, amore, sacrificio e il potere della musica. Il film offre sia momenti commoventi che divertenti, con un messaggio di inclusione e di realizzazione personale.

CAST

Con: Karin Viard, Eric Elmosnino, Roxane Duran, Louane Emera


CAMPIONI (US)

Regia: Bobby Farrelly
Anno di produzione: 2023
Durata: 119’
Tipologia: Commedia, drammatico

Venerdì 20 dicembre, ore 19:00 – SALA 1

Il film segue la storia di Marcus, un assistente allenatore di basket la cui carriera subisce un brusco arresto dopo una serie di errori personali. Dopo essere stato arrestato per guida in stato di ebbrezza, Marcus viene condannato dal tribunale a svolgere lavori socialmente utili: dovrà allenare una squadra di basket composta da giocatori con disabilità intellettive. Inizialmente scettico e poco entusiasta del compito, Marcus si avvicina con riluttanza alla squadra, convinto che la sua esperienza non potrà fare molto per i giocatori.

Tuttavia, con il passare del tempo, si rende conto che la squadra ha un grande potenziale, oltre a un innegabile spirito di squadra e una passione travolgente per il basket. Mentre Marcus impara a conoscere meglio ogni membro della squadra e le loro particolarità, il suo atteggiamento cambia: ciò che inizia come un incarico obbligato si trasforma in una missione personale. La squadra non solo migliora nel gioco, ma insegna a Marcus lezioni fondamentali su cosa significhi essere un vero campione, dentro e fuori dal campo.

CAST

Con: Woody Harrelson, Kaitlin Olson, Ernie Hudson

ALÌ HA GLI OCCHI AZZURRI

Regia: Claudio Giovannesi
Anno di produzione: 2012
Durata: 97’
Tipologia: Drammatico

Mercoledì 18 dicembre, ore 19:30 – SALA 2 (Ingresso libero)
Venerdi 20 dicembre, ore 9:30 – SALA 1 (Riservata alle scuole)

“Alì ha gli occhi azzurri” è un film diretto da Claudio Giovannesi che racconta la storia di Nader, un sedicenne figlio di immigrati egiziani in Italia. Nader si trova in conflitto tra le tradizioni della sua cultura d’origine e la vita occidentale che incontra ogni giorno. Nonostante le proibizioni della legge islamica e l’opposizione dei suoi genitori, Nader si innamora di un’amica italiana.
Il film segue Nader e il suo amico Stefano, mentre compiono atti di ribellione contro la società e la cultura in cui sono cresciuti. Nader ruba, aggredisce un coetaneo, e compra un anello per la sua fidanzata italiana. Questi atti di ribellione diventano per lui un modo per sfidare le aspettative e le norme sociali che lo circondano.
Nader trascorre le sue giornate tra la periferia e la città, cercando di trovare un equilibrio tra le sue due culture. Durante questo viaggio, si trova a fronteggiare la violenza e l’insicurezza delle strade, mentre cerca disperatamente un senso di appartenenza e identità.

CAST

Con:
Nader Sarhan Stefano Rabatti Brigitte Apruzzesi

LA MIA VITA DA ZUCCHINA

Regia: Claude Barras
Anno di produzione: 2016
Durata: 66’
Tipologia: Animazione

Mercoledì 18 dicembre, ore 11:30 – SALA 1 (Riservata alle scuole)
Sabato 21 dicembre, ore 16:30 – SALA 2 (Ingresso libero)

SINOSSI

“La mia vita da zucchina” è un film d’animazione svizzero e francese diretto da Claude Barras. La storia è incentrata su un giovane ragazzo di nome Icare, soprannominato Zucchina, che dopo la tragica morte di sua madre viene mandato in un orfanotrofio. Nell’orfanotrofio, Zucchina incontra altri bambini con storie simili alle sue, ognuno con il proprio passato difficile. Mentre impara a conoscere i suoi nuovi amici, Zucchina trova un senso di famiglia e di appartenenza. L’amore e l’amicizia crescono tra i ragazzi, e insieme affrontano le sfide e le difficoltà della vita. Il film esplora temi delicati come l’infanzia difficile, l’abbandono e la resilienza dei bambini. Nonostante le tematiche intense, il film è trattato con sensibilità e offre un messaggio di speranza e di forza nell’unità. “La mia vita da zucchina” è un racconto commovente della crescita e dell’importanza delle relazioni umane.

LA FAMOSA INVASIONE DEGLI ORSI IN SICILIA

Regia: Lorenzo Mattotti
Anno di produzione: 2019
Durata: 78’
Tipologia: Animazione

Giovedì 19 dicembre, ore 11:30 – SALA 1 (Riservata alle scuole)
Sabato 21 dicembre, ore 20:30 – SALA 1 (Ingresso libero)

SINOSSI

“La famosa invasione degli orsi in Sicilia” è un film d’animazione del 2019 diretto da Lorenzo Mattotti, basato sull’omonimo romanzo per ragazzi di Dino Buzzati. La storia è ambientata in Sicilia e segue le avventure di una tribù di orsi guidata da Leonzio, il re degli orsi, che decide di intraprendere un viaggio verso la pianura per ritrovare suo figlio Tonio, rapito dagli umani anni prima. Mentre gli orsi si immergono nel mondo degli uomini, scoprono sia la bellezza che le difficoltà della vita umana. Leonzio si trova di fronte a decisioni difficili mentre cerca di riportare a casa suo figlio e di proteggere la sua tribù dagli ostacoli e dai pericoli che incontrano nel mondo umano. Il film esplora temi di amicizia, famiglia, avventura e la sfida di adattarsi a un ambiente sconosciuto. La storia è ricca di allegorie e messaggi profondi, rendendo il film adatto sia ai bambini che agli adulti. “La famosa invasione degli orsi in Sicilia” è un racconto incantevole e visivamente straordinario che celebra la bellezza della natura, la forza della famiglia e la ricerca dell’amore e della comprensione.

LA DONNA ELETTRICA  

Regia: Benedikt Erlingsson
Anno di produzione: 2018
Durata: 100’
Tipologia: Drammatico, Commedia

Venerdì 20 dicembre, ore 11:30 – SALA 1 (Proiezione riservata alle scuole)
Venerdì 20 dicembre, ore 16:30 – SALA 1 (Ingresso libero)

SINOSSI

“La donna elettrica” (titolo originale “Kona fer í stríð”, conosciuto in inglese come “Woman at War”) è un film islandese del 2018 diretto da Benedikt Erlingsson. La trama si concentra su Halla, una donna di circa cinquant’anni che conduce una doppia vita. Da un lato, è una direttrice di coro rispettata, mentre dall’altro, è una guerrigliera ambientalista segreta, nota come “La donna elettrica”. Dedicata alla lotta contro l’industria locale dell’alluminio, che sta danneggiando l’ambiente islandese, Halla compie atti di sabotaggio per interrompere le operazioni delle fabbriche. Utilizza un arco e delle frecce per interrompere le linee di alimentazione delle fabbriche, creando blackout e attirando l’attenzione sui danni ambientali causati dall’industria. Mentre porta avanti la sua battaglia, Halla riceve notizie inaspettate: la sua richiesta per adottare un bambino è stata accettata e ora si trova di fronte a un dilemma. Deve decidere se continuare la sua lotta ambientalista o prepararsi a diventare madre. Il film esplora questo conflitto interiore, mostrando come Halla lotti per conciliare il suo attivismo con il desiderio di maternità. Man mano che le autorità si avvicinano a scoprire la sua identità, Halla deve prendere delle decisioni difficili riguardo al suo futuro e alle sue responsabilità. Il film è un mix di dramma, azione e momenti umoristici, esplorando temi come l’attivismo ambientale, la maternità e l’impatto individuale nella lotta per un futuro sostenibile.

AINBO – SPIRITO DELL’AMAZZONIA 

Regia: Jose Zelada, Richard Claus
Anno di produzione: 2021
Durata: 85’
Tipologia: Animazione, Commedia

Mercoledì 18 dicembre, ore 9:30 – SALA 1 (Proiezione riservata alle scuole)
Mercoledi 18 dicembre, ore 17:00 – SALA 2 (Ingresso libero)

SINOSSI

Nella profonda e inesplorata Amazzonia vive Ainbo, una coraggiosa ragazzina apprendista-cacciatrice. Quando un giorno scopre che è arrivato un gruppo di uomini pronti a distruggere la foresta pur di arricchirsi, Ainbo capisce di non poter stare a guardare. Inizia così un rocambolesco viaggio attraverso le meraviglie della foresta in compagnia dei suoi strampalati spiriti guida: l’armadillo Dillo e il tapiro Piro, sempre al suo fianco nella avventurosa impresa di salvare l’Amazzonia.

Con le voci di: Elio, Luciana Littizzetto, Ciro Priello

UTAMA – LE TERRE DIMENTICATE

Regia: Alejandro Loayza Grisi
Anno di produzione: 2022
Durata: 88’
Tipologia: Drammatico

Giovedì 19 dicembre, ore 19:00 – SALA 1

SINOSSI

Virginio e Sisa sono un’anziana coppia quechua che vive sull’Altipiano boliviano devastato dalla siccità. Lui è un allevatore di lama che ogni giorno deve compiere un percorso di diversi chilometri per poter trovare qualche stentato ciuffo d’erba e un po’d’acqua per gli animali. Un giorno arriva il nipote Clever con una proposta: i nonni potrebbero andare a vivere in città dove sia lui che suo padre abitano.

GAGARINE – PROTEGGI CIÒ CHE AMI

Regia: Fanny Laitard, Jeremy Trouilh
Anno di produzione: 2020
Durata: 98’
Tipologia: Drammatico

Mercoledì 18 dicembre, ore 10:00 – SALA 2 (Proiezione riservata alle scuole)
Giovedì 19 dicembre, ore 19:00 – SALA 2 (Ingresso libero)

SINOSSI

“Gagarine” è un film francese del 2020 diretto da Fanny Liatard e Jérémy Trouilh. La trama del film è incentrata su un giovane adolescente di nome Youri, interpretato da Alseni Bathily, che vive in una comunità di alloggi popolari nella periferia di Parigi, nota come “La Cité Gagarine”. La comunità prende il nome dal cosmonauta russo Yuri Gagarin, il primo uomo nello spazio. Youri sogna di diventare astronauta e vuole seguire le orme di Gagarin. Tuttavia, la Cité Gagarine è in uno stato di degrado e sta per essere demolita per far posto a nuovi sviluppi edilizi. Youri e i suoi amici cercano di resistere e di preservare il loro mondo, facendo rivivere l’edificio e combattendo contro l’inevitabile cambiamento. Il film esplora temi di comunità, appartenenza, sogno e resistenza, mentre Youri cerca di realizzare il suo sogno di volare nello spazio. La storia mette in luce la lotta per preservare la cultura e le relazioni in una zona urbana in rapida trasformazione. “Gagarine” è stato acclamato dalla critica per la sua rappresentazione autentica e toccante di questi temi.

INTO THE WILD

Regia: Sean Penn
Anno di produzione: 2007
Durata: 148’
Tipologia: Drammatico

Sabato 21 dicembre, ore 16:00 – SALA 1

 

SINOSSI

“Into the Wild – Nelle terre selvagge” è un film del 2007 diretto da Sean Penn, basato sull’omonimo libro di Jon Krakauer. La storia è ispirata alla vita reale di Christopher McCandless, interpretato da Emile Hirsch. Il film segue la storia di Christopher, un giovane uomo brillante e idealista, che, dopo essersi laureato all’università, decide di abbandonare la sua vita agiata e le aspettative della società. Rifiutando il materialismo e cercando un’esistenza più autentica e in armonia con la natura, Christopher dona tutti i suoi risparmi in beneficenza, taglia i legami con la sua famiglia e inizia un viaggio attraverso l’America. Sotto il nuovo nome di “Alexander Supertramp”, viaggia attraverso diversi stati, incontrando una varietà di persone che lasciano un’impronta sulla sua vita. Questi incontri sono fondamentali per la sua crescita personale, mostrando diversi aspetti dell’umanità e della vita in società. Il viaggio di Christopher culmina nel suo sogno di vivere in solitudine in Alaska, immerso nella natura selvaggia. Tuttavia, la realtà della vita nella natura selvaggia si rivela più dura e implacabile di quanto avesse immaginato. Senza adeguata preparazione, Christopher affronta molte sfide e pericoli, che alla fine lo portano a una profonda riflessione sulla vita, la felicità e il valore delle relazioni umane.

“Into the Wild” è sia un’avventura epica che un’introspezione profonda, che esplora temi come la ricerca di libertà, il significato della vita, la solitudine e il rapporto tra l’uomo e la natura. Il film è stato lodato per la sua regia, la performance di Emile Hirsch e la sua colonna sonora evocativa.

IL SALE DELLA TERRA

Regia: Wim Wenders
Anno di produzione: 2014
Durata: 111′
Tipologia: Biografico, Documentario

Giovedì 19 dicembre, ore 16:00 – SALA 1

 

SINOSSI

“Il sale della terra” è un documentario del 2014 diretto da Wim Wenders e Juliano Ribeiro Salgado. Il film è un omaggio al celebre fotografo brasiliano Sebastião Salgado, conosciuto in tutto il mondo per i suoi potenti e commoventi lavori fotografici che documentano la condizione umana. La trama del documentario segue la carriera di Sebastião Salgado attraverso decenni di lavoro fotografico. Salgado ha viaggiato in oltre cento paesi per i suoi progetti, documentando eventi storici come guerre, carestie, esodi e la bellezza del mondo naturale. Le sue fotografie, che spesso esplorano temi come la povertà, il conflitto e la migrazione, sono rinomate per la loro intensità emotiva e la loro profondità. “Il sale della terra” offre uno sguardo intimo non solo sulle opere di Salgado, ma anche sulla sua vita personale e sulle sue esperienze, rivelando come le sue osservazioni della natura umana e del pianeta abbiano plasmato la sua visione del mondo. Il documentario include anche il coinvolgimento di Salgado in un ambizioso progetto di riforestazione nel suo Brasile natale, dimostrando il suo impegno per la conservazione ambientale e il rinnovamento. Attraverso immagini straordinarie e narrazioni profonde, il film cattura la passione e il talento di Salgado come testimone della storia umana. “Il sale della terra” è un’esplorazione commovente e visivamente sbalorditiva dell’umanità e del nostro pianeta, nonché un ritratto affascinante di uno degli artisti più significativi dei nostri tempi. Il lavoro di Salgado è presentato come una riflessione sulla condizione umana e un appello potente per la comprensione e la conservazione del mondo naturale.

 

LA FATTORIA DEI NOSTRI SOGNI

Regia: John Chester
Anno di produzione: 2019
Durata: 95′
Tipologia: Biografico, Documentario

19 dicembre, ore 9:30 – SALA 1 (Proiezione riservata alle scuole)
Giovedì 19 dicembre, ore 16:30 – SALA 2 (Ingresso libero)

 

SINOSSI

John è un documentarista che da sempre si occupa di girare per il mondo alla ricerca di grandi e meravigliosi scenari naturali, mentre Molly è una cuoca e blogger specializzata in cucina salutare. Sognano di vivere in una bucolica fattoria dove coltivare piante e allevare animali, in equilibrio con la natura e il mondo che li circonda. Il momento di iniziare la loro nuova vita, arriva quando il trovatello Todd, abbaiando tutto il giorno in assenza della coppia, costa loro uno sfratto esecutivo, e dà così inizio alla grande avventura di John e Molly.

YAYA E LENNIE

Regia: Alessandro Rak
Anno di produzione: —
Durata: 98′
Tipologia: Animazione

Mercoledì 18 dicembre, ore 18:30 – SALA 1

 

Incontrano il pubblico il regista Alessandro Rak e l’autore delle musiche Dario Sansone

SINOSSI

Qualcosa è successo al nostro pianeta, che ora è coperto di giungle rigogliose ed è pieno di insidie, ma anche di libertà. Gli umani si arrangiano come possono, e tra loro ci sono Yaya e Lennie, inseparabili amici che si prendono cura l’uno dell’altra e cercano di arrivare alla mirabolante “terra della musica”. Sul loro cammino, oltre ai pericoli naturali, c’è la minaccia dell’Istituzione, simbolo dell’ordine perduto i cui militari pattugliano la giungla in cerca di fuggiaschi da riportare alla base.

Al terzo lungometraggio dopo L’arte della felicità e Gatta cenerentola, il regista Alessandro Rak si conferma una voce di primo piano nel panorama dell’animazione italiana.

Con Yaya e Lennie firma un bel racconto d’avventura dal messaggio ambientalista, ribelle e scanzonato, ottimamente realizzato dal punto di vista tecnico (a cura della squadra di Mad Entertainment) e in grado di raggiungere le platee più ampie pur mantenendo un gusto recitativo piacevolmente italiano.

INDIVISIBILI

Regia: Edoardo De Angelis
Anno di produzione: 2016
Durata: 100′
Tipologia: Drammatico

Mercoledì 18 dicembre, ore 20:30 – SALA 1

 

Il regista Edoardo De Angelis incontra il pubblico 

SINOSSI

Viola e Dasy sono due gemelle siamesi che cantano ai matrimoni e alle feste e, grazie alle loro esibizioni, danno da vivere a tutta la famiglia. Le cose vanno bene fino a quando non scoprono di potersi dividere. Il loro sogno (in particolare quello di una delle due) è la normalità: un gelato, viaggiare, ballare, bere vino senza temere che l’altra si ubriachi… fare l’amore.

Ci sono luoghi che sembrano ‘volere’ che un film venga girato nel loro ambito. Questa è l’impressione che si ha vedendo Indivisibili in cui il territorio abusato di Castelvolturno si propone come il contesto ideale per una storia in cui la separazione ha il prezzo di un dolore non solo fisico. Edoardo De Angelis torna lì dove aveva chiuso la sua opera precedente e, grazie a due giovanissime attrici assolutamente in grado di portare sulle loro spalle gran parte della forza del film, ci presenta uno spaccato della società in un’area tormentata della Campania.

Essere unite ‘per sempre’ è, per Viola e Dasy, una condizione che è stata loro descritta come ineluttabile. Ma non è così e quando si scopre che un intervento chirurgico è possibile per loro il futuro assume connotazioni non solo impensate ma anche fino ad allora impensabili. Potrebbero lasciarsi alle spalle lo sfruttamento che un padre rapace e una madre imbelle fanno dei loro corpi. Potrebbero anche mettere in condizione di non nuocere alle anime un prete che fa leva su superstizioni ataviche nonché un sedicente produttore discografico interessato più al loro essere freak e quindi sessualmente diverse che non alle loro voci.

È una storia d’amore sororale quella che ci viene proposta, un amore in cui una delle due chiede di poter respirare autonomamente l’ossigeno della vita trovando un ostacolo nell’altra ma è anche qualcosa di più e di diverso, andando forse al di là delle stesse intenzioni del regista. Perché finisce con il parlarci di una terra e di un popolo che faticosamente (e pagando costi elevati) cerca, nonostante tutto, di mostrare a se stesso e agli altri di poter trovare la forza per dividere, per separare la propria immagine da quella del malaffare e della criminalità, camorristica e non.

 

UN MONDO IN PERICOLO

Regia: Markus Imhoof
Anno di produzione: 2012
Durata: 90′
Tipologia: Documentario

Sabato 21 dicembre, ore 16:00 – SALA 2

 

SINOSSI

Risulta almeno curioso sapere che un terzo di ciò che mangiamo non esisterebbe senza il lavoro delle api. Coadiuvato da un’avanzata tecnologia di ripresa, il regista svizzero Markus Imhoof ci guida in un viaggio intorno al mondo dal quale emerge l’importanza di quest’insetto che, oltre al ruolo diretto nella produzione del miele, ha il compito di impollinare fiori e piante. Dalla visita ad un apicultore delle Alpi svizzere alla Cina, dall’America ad una minuscola isola in cui si spera che una nuova razza metta fine alla loro lenta agonia, il film informa su un problema di schiacciante attualità.

«Se l’ape scomparisse dalla faccia della Terra, all’uomo non resterebbero più di quattro anni di vita», suona in maniera davvero cupa la celebre frase attribuita ad Albert Einstein, soprattutto a fronte del fatto che Un mondo in pericolo mette in allerta su una spaventosa emergenza ambientale, fornendo dati precisi e intervistando chi lavora in questo delicato campo.

Non c’è soltanto una causa dietro alla moria delle api, ma una concatenazione di motivi facenti tutti capo ad uno scriteriato utilizzo dei sistemi industriali che hanno inesorabilmente cambiato il modo di allevarle. Gli apicoltori di ieri non avevano certo problemi derivati da pesticidi, acari e antibiotici, perché in contatto con un equilibrio naturale oggi del tutto assente, da cui derivano le covate acide o la nascita di insetti killer.

Fortunatamente, però, il discorso non si trasforma mai in una sterile tirata contro la contemporaneità in difesa di quel passato in cui si usavano ben altri metodi per lavorare le arnie, perché il ricorso continuo a testimonianze qualificate, che siano di apicultori delle più disparate latitudini oppure di entomologi, sostanzia in maniera precisa e puntuale l’agitazione da cui si comincia a raccontare. Oltre al legittimo e encomiabile grido di allarme che lancia verso la sensibilità dello spettatore, il documentario in questione è anche un ammirato omaggio alla perfezione del sistema in cui vive questo straordinario insetto: nei momenti in cui illustra, con tangibile adesione, i meccanismi alla base di quella che è una vera e propria società scandita dal lavoro e dal controllo, Imhoof sveste i panni del cronista tanto informato quanto indignato per trasformarsi in un cantore della bellezza della natura.

 

GATTA CENERENTOLA

Regia: Alessandro Rak
Anno di produzione: 2017
Durata: 86′
Tipologia: Animazione

Giovedì 19 dicembre, ore 20:30 – SALA 1

 

Incontrano il pubblico il regista Alessandro Rak e l’autore delle musiche Dario Sansone 

SINOSSI

Vittorio Basile è un armatore che inventa “un fiore all’occhiello dell’ingegneria navale italiana” per dare lustro alla città di Napoli. Ma l’avidità del faccendiere Salvatore Lo Giusto, detto ‘o Rre, e della bella Angelica Carannante, promessa sposa di Basile, mettono fine alla vita e ai sogni dell’armatore, lasciando la piccola Mia, figlia di primo letto di Vittorio, nelle grinfie della matrigna e dei suoi sei figli – cinque femmine e un “femminiello” – che affibbiano alla bambina il soprannome di Gatta Cenerentola. Riuscirà Primo Gemito, ex uomo della scorta di Basile, a riportare la legalità nel porto di Napoli e a sottrarre Cenerentola alla sua prigionia?

Alessandro Rak, già autore del pluripremiato L’arte della felicità, riunisce le forze con Ivan Cappiello, Marino Guarnieri e Dario Sansone per dare vita ad una delle favole contenute ne Lo cunto de li cunti di Giambattista Basile (notare l’omonimia fra lo scrittore campano e il padre di Gatta Cenerentola), cui era ispirato Il racconto dei racconti di Matteo Garrone.

Su quella stessa favola è basata anche l’opera teatrale di Roberto De Simone, ma la squadra di Rak compie un miracolo diverso: trasformare un testo secentesco in un film d’animazione ambientato ai giorni nostri senza perdere nulla della forza archetipale della storia, né della “napoletanità” che permea ogni aspetto dell’immaginazione visiva di Rak, ma non ne diventa mai limite provinciale. Napoli è uno dei protagonisti di Gatta Cenerentola, eppure non appare – la storia è ambientata fra l’interno della nave Megaride e i dintorni del porto ove è ancorata – se non attraverso le “maschere” protagoniste della storia, prima fra tutte quella straordinariamente espressiva (e politicamente efficace) di ‘o Rre, testimone della gigantesca potenza d’attore di Massimiliano Gallo.

L’animazione è totalmente immersiva (trattandosi di una vicenda che ha l’acqua come sua presenza costante) e tridimensionale nel senso più autentico del termine: la profondità di campo è data soprattutto dalla stratificazione del disegno e da accorgimenti di classe come la presenza costante nell’aria di pulviscolo, cenere e assortito (umano) debris. Perché Gatta Cenerentola è soprattutto una storia di fantasmi, anzi, di quelle proiezioni che sono l’essenza stessa del cinema: in questo senso la squadra di Rak dovrebbe cimentarsi, al prossimo giro, con la versione animata de “L’invenzione di Morel”.

 

TERRA BRUCIATA!

Regia: Luca Gianfrancesco
Anno di produzione: 2018
Durata: 93′
Tipologia: Film documentario

20 dicembre, ore 20:30 – SALA 1

 


Il regista Luca Gianfrancesco incontra il pubblico in sala

SINOSSI

Vittorio Basile è un armatore che inventa “un fiore all’occhiello dell’ingegneria navale italiana” per dare lustro alla città di Napoli. Ma l’avidità del faccendiere Salvatore Lo Giusto, detto ‘o Rre, e della bella Angelica Carannante, promessa sposa di Basile, mettono fine alla vita e ai sogni dell’armatore, lasciando la piccola Mia, figlia di primo letto di Vittorio, nelle grinfie della matrigna e dei suoi sei figli – cinque femmine e un “femminiello” – che affibbiano alla bambina il soprannome di Gatta Cenerentola. Riuscirà Primo Gemito, ex uomo della scorta di Basile, a riportare la legalità nel porto di Napoli e a sottrarre Cenerentola alla sua prigionia?

Alessandro Rak, già autore del pluripremiato L’arte della felicità, riunisce le forze con Ivan Cappiello, Marino Guarnieri e Dario Sansone per dare vita ad una delle favole contenute ne Lo cunto de li cunti di Giambattista Basile (notare l’omonimia fra lo scrittore campano e il padre di Gatta Cenerentola), cui era ispirato Il racconto dei racconti di Matteo Garrone.

Su quella stessa favola è basata anche l’opera teatrale di Roberto De Simone, ma la squadra di Rak compie un miracolo diverso: trasformare un testo secentesco in un film d’animazione ambientato ai giorni nostri senza perdere nulla della forza archetipale della storia, né della “napoletanità” che permea ogni aspetto dell’immaginazione visiva di Rak, ma non ne diventa mai limite provinciale. Napoli è uno dei protagonisti di Gatta Cenerentola, eppure non appare – la storia è ambientata fra l’interno della nave Megaride e i dintorni del porto ove è ancorata – se non attraverso le “maschere” protagoniste della storia, prima fra tutte quella straordinariamente espressiva (e politicamente efficace) di ‘o Rre, testimone della gigantesca potenza d’attore di Massimiliano Gallo.

L’animazione è totalmente immersiva (trattandosi di una vicenda che ha l’acqua come sua presenza costante) e tridimensionale nel senso più autentico del termine: la profondità di campo è data soprattutto dalla stratificazione del disegno e da accorgimenti di classe come la presenza costante nell’aria di pulviscolo, cenere e assortito (umano) debris. Perché Gatta Cenerentola è soprattutto una storia di fantasmi, anzi, di quelle proiezioni che sono l’essenza stessa del cinema: in questo senso la squadra di Rak dovrebbe cimentarsi, al prossimo giro, con la versione animata de “L’invenzione di Morel”.

  

SUL SENTIERO BLU

Regia: Gabriele Vacis
Anno di produzione: 2022
Durata: 90′
Tipologia: Film documentario

Sabato 21 dicembre, ore 11:30 – SALA 1

 

Incontra il pubblico in sala il dott. Robert Keller

SINOSSI

Un gruppo di giovani, 9 giorni e 200 chilometri da percorrere a piedi. Con loro ci sono educatori e medici. I giovani sono tutti collegabili alla sfera dell’autismo e il viaggio (che ha come meta finale Roma) sarà loro di grande aiuto nella gestione di difficoltà ed emozioni.

Gabriele Vacis sa focalizzare (con la sua troupe leggera e quindi mai invasiva) ciò che più finisce con il ‘disturbare’ i cosiddetti ‘normali’: l’estrema spontaneità della comunicazione da parte di chi si colloca nella sfera dell’autismo.

Non ci sono filtri né astuzie quando ci sono in gioco sensazioni e pensieri anche forti. Questa messa alla prova (ovviamente preceduta anche se non presente nel documentario da una fase di allenamento) consente ad ognuno di misurarsi con le proprie ansie ma anche con le legittime aspettative su di sé, sulle relazioni con gli altri, sul futuro.

Non è un ‘cammino di Santiago’ anche se un po’ lo ricorda quando gli educatori favoriscono una disposizione all’apertura e al saluto nei confronti di chi si incontra sulla strada. È piuttosto una presa di coscienza dei propri limiti e un primo totale incontro con l’autonomia intesa come distacco temporaneo dal nucleo familiare.

La telecamera non nasconde i brontolii di chi ‘non ci voleva venire’ ma poi continua a camminare, così come il desiderio di poter avvicinare Elisa, una ragazza del gruppo, per poter ‘giocare con lei’. I role playing formativi consentono, nelle pause, di verificare e anche modificare atteggiamenti o di controllare emozioni. Mentre si vedono i passi che seguono i passi, si verificano la fatica ma anche il piacere della condivisione di un’esperienza straordinaria. Tornano allora nel ricordo le parole di Bebe Vio che solo apparentemente hanno il suono dell’ossimoro: “Se è impossibile allora si può fare”. Sulla via Francigena questi ragazzi hanno reso possibile l’apparentemente impossibile.

TRASH – LA LEGGENDA DELLA PIRAMIDE MAGICA

Regia: Luca Della Grotta, Francesco Dafano
Anno di produzione: 2020
Durata: 98′
Tipologia: Animazione

Sabato 21 dicembre, ore 19:00 – SALA 1

Incontra il pubblico in sala il disegnatore e fumettista Andrea Scoppetta

SINOSSI

Slim è una scatola di cartone logora e stazzonata; Bubbles una bottiglia da bibita ammaccata a mezza sgonfia. Entrambe si ritrovano sul pavimento di un mercato, destinate a finire nel secchio della spazzatura. Ma a sorpresa incontrano il piccolo Spark, la confezione vuota di una batteria che mostra sul retro il logo del riciclo: un simbolo che Bubbles riconosce come quello della Piramide magica, quel posto di cui fra i rifiuti si favoleggia come l’unico in cui potrebbero ritrovare una seconda vita. Insieme ad altri scarti i tre escono dal mercato e iniziano la loro avventura sulla strada, scansando nemici come i Risucchiatori di immondizia e i terribili Predatori. Lungo la via troveranno alleati e traditori cercando di portare a termine la loro impresa.

Trash è l’opera prima di Luca della Grotta e Francesco Dafano che ambientano le loro creature di animazione in luoghi reali.

La mission è quella di raccontare una favola che insegni ai bambini (e agli adulti!) il potere del riciclo. E l’intelligenza degli autori sta nel trasformare questo messaggio in uno più ampio e universale di ricerca identitaria per chi nella vita si sente un dimenticato e merita una seconda chance.

Mentre Slim è infatti rassegnato al suo status di spazzatura e invita i suoi amici ad accettare il loro destino, Bubbles crede che ci sia qualcos’altro in serbo per lui, e anche il piccolo Sparks sogna un futuro in cui non sentirsi più “vuoti, consumati, finiti”. Ma la ricerca di un’alternativa comporta dei rischi, la paura di perdersi e la necessità di fare squadra per spuntarla sugli ostacoli e le avversità.

Trash è dunque una storia sul valore delle seconde possibilità che possono esserci per tutti, ma ci invita ad andarcele a cercare, e in qualche modo a guadagnarcele, meglio se aiutandoci l’un l’altro. Un messaggio assai utile in questo momento di rassegnazione all’immobilità e a quel distanziamento sociale che fa presto a sfociare in mancanza di solidarietà.

 

CONCA E’ – DOCUSERIE SU CONCA DELLA CAMPANIA

Regia e montaggio: Alberto Danelli
Riprese video: Martina Rosa, Casare Rosa, Alberto Danelli
Interviste: Matteo Ussia, Maria Sara Cirifino
Produzione: Piera Leonetti, Emma Fogliati, Pietro Negri
 
docuserie su Conca della Campania
Un documentario di: STRIAZ – Studio Azzurro Ricerca
 

Venerdi 20/12/2024

Ore 18.00 Sala Biblioteca

 

 
Gli autori incontrano la sala